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NON SOLO GARA | SECONDA TAPPA, VIAREGGIO

NON SOLO GARA | SECONDA TAPPA, VIAREGGIO

Chi ve l’ha detto che Viareggio è “solo” Carnevale? Il fascino città della Versilia, che vi vedrà in mare per la frazione natatoria del Titanium Challenge, si spinge oltre. Dalle spiagge alle pinete, dalle ville in stile liberty a Giacomo Puccini. Senza dimenticare la buona cucina. Eccovi 10 motivi per non lasciarsela scappare.

1. LA TORRE
Torre Matilde è il simbolo della città. Vi troverete di fronte un edificio quadrangolare costruito nel 1534 utilizzando in parte il materiale del vecchio castello e ne rimarrete affascinati. Succede sempre così. Prima carcere, poi sede della Guardia Civica e ancora carcere, ora è sede di eventi culturali.

Torre Matilde

 

2. VILLA BORBONE
Più comunemente Villa Paolina. Ricca di storia, è dedicata all’amore perché fu punto di incontro fra Carlo Ferdinando e la sua amante fiorentina. Un grandissimo viale alberato vi condurrà ai giardini della villa su cui si affaccia la Cappella che risale al 1849. E se siete amanti delle arti figurative, siete nel posto giusto: i Musei Civici della villa vi aspettano.

3. MUSEO DELLA MARINERIA
È una vera e propria chicca: vi permetterà di scoprire la vita e il lavoro dei marinai. Si articola in diverse sezioni tematiche, dedicate alle attrezzature di bordo, ai cantieri navali, alla gente di mare e ai maestri d’ascia e calafati, ma anche alla marina italiana, al modellismo, alla palombaristica e ai lavori subacquei, alla pesca e agli strumenti nautici.

4. LA PASSEGGIATA
Per tutti, viareggini e turisti, è semplicemente la Passeggiata. Sullo stradario è invece viale Giosuè Carducci e parte dal canale Burlamacca, il molo di Viareggio, per concludersi in via Marco Polo, davanti all’hotel Principe di Piemonte. Lunga più di 2 km, costeggia il mare ed è il vero “ombelico” di Viareggio. Ristoranti, locali, negozi ma soprattutto deliziosi edifici liberty: tappe obbligatorie, Villa Argentina e il Caffè Margherita, rimasto quasi intatto dal tempo in cui lo frequentava Giacomo Puccini. Da non dimenticare la pista ciclabile che costeggia il viale pedonale. Un consiglio: percorretela la mattina presto e… fateci sapere.

La Passeggiata

 

5. LE SPIAGGE
Se parli di spiagge, a Viareggio c’è solo l’imbarazzo della scelta. Segnatevi però un nome in particolare: la Lecciona, quasi a Torre del Lago, splendida e selvaggia, dove è possibile assaggiare il miele di mare, una varietà particolari di millefiori, dal colore chiaro e ambrato, trasparente e fluido, da assaporare sulle fette di pane o sulle fette biscottate, o ancora abbinato a formaggi sia freschi sia stagionati.

6. LE PINETE
Amate le passeggiate? Dovrete soltanto scegliere se andare a Levante o Ponente. La Pineta di Levante fa parte del Parco naturale di Migliarino San Rossore e al suo interno potrete ammirare anche il palazzo ottocentesco di Villa Borbone. Potrete girarla a piedi o in bicicletta. Come del resto anche la Pineta di Ponente, che si trova nel centro della città. Da lì potrete raggiungere lo scoglio di Tito, lungo il molo, e ammirare la copia in bronzo de L’Attesa, una delle più conosciute opere di Inaco Biancalana, che rappresenta una famiglia che osserva con speranza il mare in attesa del ritorno del bastimento con i propri cari.

7. LA CITTADELLA DEL CARNEVALE
Maggio non è il mese giusto per assistere alla sfilata che ha reso ancora più famosa Viareggio nel mondo, ma un modo per respirare quell’atmosfera c’è: la Cittadella del Carnevale è il grande parco urbano dove lavorano i maestri della cartapesta, gli artigiani viareggini che costruiscono a mano i giganteschi carri allegorici.

Un angolo della Cittadella del Carnevale

 

8. UN SALTO A TORRE DEL LAGO
Mettete in programma anche una gita a Torre del Lago per visitare la villa dove visse il musicista Giacomo Puccini, oggi trasformata in un museo aperto al pubblico, affacciato direttamente sul lago di Massaciuccoli.

9. TUTTI A TAVOLA
Voi scegliete il ristorante, noi vi suggeriamo i piatti da non perdere. Come le cèe (anguille) in padella, cucinate con aglio e salvia. Una volta gli avannotti delle anguille (detti appunto cieche) venivano pescati mentre risalivano la foce del fiume Burlamacca, oggi questa pesca è vietata e le cieche provengono da allevamento.
Da tenere in considerazione anche gli sparnocchi con fagioli, una ricetta “mare-campagna” che impiega un tipo di crostaceo locale simile alle cicale. E ancora il lardo, con una lunga stagionatura alle spalle, con del pane toscano privo di sale ma condito con olio extravergine d’oliva, pepe e altre spezie; il fritto di paranza, ma anche cacciagione, insaccati e, se è stagione, i funghi.

10. CINQUE RIGHE DI STORIA
Viareggio è nata nel 1172, quando lucchesi e genovesi – alleati contro Pisa – costruirono la più antica fortificazione della città: Torre Matilde. Attorno a essa e lungo il canale Burlamacca, è cresciuto il quartiere originario della città. Nel 1819 la duchessa Maria Luisa di Borbone ha fatto costruire la prima darsena e nel 1822, grazie anche al soggiorno vacanziero della sorella di Napoleone Bonaparte – Paolina Borghese –, ha iniziato a essere località alla moda. Nel 1828 venne inaugurato il primo stabilimento balneare.