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INTERVISTE | LA PAROLA ALL’ORGANIZZATORE, ANDREA VENUTI (1^ parte)

INTERVISTE | LA PAROLA ALL’ORGANIZZATORE, ANDREA VENUTI (1^ parte)

Quando mi hanno fatto vedere il volantino del Titanium Challenge, ho subito pensato: “Ma che figata!” (si può dire “figata” su un blog, vero?). Finalmente una scossa, necessaria in un periodo come quello che ancora stiamo vivendo. Finalmente qualcuno che propone, spazia, inventa, va oltre tutto; che ha il coraggio di uscire dai binari tradizionali presentando una gara di triathlon “unconventional” a tal punto da non poter essere catalogata sotto alcuna categoria: è un medio? Un lungo? È il Titanium Challenge, l’evento che mischia le discipline della triplice riportandoci all’atmosfera pionieristica di quando una manciata di nuotatori, ciclisti e podisti ha deciso di mettersi alla prova affrontando insieme le tre discipline su un’isola della Hawaii, dando inizio a un mito.

Dietro il Titanium Challenge c’è Andrea Venuti, un folle contagioso che ha deciso di assumersi il rischio, metterci la faccia e regalarci un format inedito. Con lui ho avuto un piacevole botta-risposta che vi riporto (e che per la mole di domande che gli ho rivolto divideremo in due puntate).

Come ti è venuto in mente di buttarti in questa avventura?
«Amo lo sport e pratico, seppur separatamente, le tre discipline del triathlon: ho iniziato tanto tempo fa con il nuoto, approdando poi a ciclismo e infine alla corsa. Il triathlon mi affascina, penso sia una filosofia di vita: educa alla sofferenza, alla dedizione e alla disciplina, fondamentali anche nella nostra quotidianità. D’altro canto, però, mi sembra che ultimamente la triplice sia diventata per così dire meccanica, se vuoi ripetitiva. Ecco l’idea del Titanium nasce dal desiderio di imprevedibilità, di “non strategia”. C’è una frase che rende alla perfezione questo concetto ed è: “Vado a sensazione”. Alla fine si vive cercando sempre sensazioni nuove, non pensi? Abbiamo voluto mettere un po’ di pepe sul nostro piatto preferito per insaporirlo ulteriormente.»

Scopriamo qualche carta sul percorso…
«Prima di tutto vorrei fosse chiaro che è alla portata di tutti, nuotatori, ciclisti, podisti e triatleti, ovviamente se allenati. Non presenta alcuna asperità tale da limitare la presenza a pochi eletti. Si partirà da Montecatini Terme in bicicletta e attraversando parte della splendida campagna toscana si arriverà, dopo circa 65 km, a Viareggio, in zona Darsena, nella parte finale del Parco di San Rossore, una zona protetta. Da lì i concorrenti inizieranno la prova di running: 1 km in pineta fino alla spiaggia della Lecciona e 2 km sulla sabbia per poi tuffarsi e affrontare i 2 km di nuoto. Una volta usciti dall’acqua, percorreranno il chilometro per tornare in zona cambio, riprendere la bici fino a Lucca (27 km circa) e coprire i 31 km di corsa sulle mura della città toscana. Al termine risaliranno in sella per 36 km e tagliare il traguardo a Montecatini. In totale sono 157 km.»

Torniamo un attimo sulle frazioni ciclistiche, perché da quanto mi risulta che per arrivare a Lucca si debba scollinare sia in andata sia in ritorno. Sicuro che non ci siano difficoltà?
«La zona è collinare, ma come dicevo prima non presenta altimetrie così rilevanti. In andata – quindi nella prima frazione – il tratto in salita è davvero lieve; nel ritorno – la frazione che porta alla finish line – ci sono quattro-cinque tornanti ma anche in questo caso la pendenza è affrontabilissima.»

Rimaniamo in sella: ci sarà la chiusura totale delle strade interessate?
«Affrontando 7 comuni le problematiche in tal senso aumentano ulteriormente; penso però di poter dire che siamo in grado di far correre gli atleti in assoluta sicurezza. Avremo la chiusura classica di 20-25 minuti e per tutto il tempo della gara presidieremo le varie intersezioni con un alto numero di volontari, stando a un rapporto di 1 a 2, ovvero un volontario ogni due partecipanti. Presidieremo l’area con auto e moto, che partiranno ogni 10-15 minuti.»

In tanti lo chiedono: sarà permessa la scia?
«No, il Titanium Challenge è una gara no draft.»

Quante e dove saranno posizionate le zone cambio?
«La prima sarà a Viareggio, la seconda a Lucca. A queste due si aggiunge quella opzionale in spiaggia nel caso in cui si utilizzi la muta. Ne approfitto per dire altre due cose: prima di tutto, i partecipanti dovranno portare due paia di scarpe da running, il primo per “Viareggio”, il secondo per “Lucca”; secondo, dovranno consegnare calzature da corsa ed eventuale muta in segreteria. Saremo noi poi a farle trovare loro nelle transition area.»

Si correrà il prossimo 29 maggio. E se non si riuscisse, come vi comporterete con gli iscritti?
«Prima di tutto, abbiamo già ufficializzato una seconda data, il 4 settembre. Se anche questa opzione dovesse saltare, gli atleti potranno chiedere il rimborso della quota iscrizione, che verrà restituita con una franchigia del 20% per la gestione dei costi di registrazione e dei costi gestione rimborsi. Nel caso in cui invece decidano di mantenere l’iscrizione alla data successiva del 28 maggio 2022, non tratteremo nessuna franchigia.»

 

(Pubblicheremo la seconda parte dell’intervista ad Andrea lunedì prossimo, 26 aprile 2021)